Piante in casa: cambiano le esigenze

Le cure autunnali

Piante in casa: cambiano le esigenze

Entro la fine di ottobre, anche nel Sud Italia gli esemplari d’appartamento che hanno trascorso l’estate all’aperto vanno riportati in casa. Prima del rientro, bisogna controllare che non portino con sé parassiti nascosti e, nel caso, effettuare un trattamento con anticrittogamici o insetticidi ad ampio spettro.

Ora nel Sud Italia le piante vivono la massima condizione di benessere, dato che le temperature sono ritornate entro valori medi assai graditi alle piante. Nel Centro-Nord, invece, l’accensione dei riscaldamenti può provocare qualche stress nelle piante d’appartamento, che possono essere aiutate mediante un’ultima concimazione stagionale, meglio se a base di prodotti contenenti acidi umidi o fulvici, sostanza organica o microelementi.

La quantità di luce, seppure diminuita rispetto alla piena estate, può ancora risultare sufficiente per i bisogni dei vegetali. Attenzione ai raggi solari: sono sempre più inclinati e possono arrivare a colpire il fogliame, causando antiestetiche bruciature.

Nel Sud Italia le piante vanno annaffiate come nei mesi di aprile e maggio; nel Nord, invece, bisogna calibrare le annaffiature in relazione al calore prodotto dal riscaldamento, tenendo presente la “regola del dito”, vale a dire di bagnare quando, inserendo la punta del dito nel terriccio, questo risulta del tutto asciutto.

Solo le piante in fiore (come le orchidee) vanno concimate con regolarità. Per tutti gli altri esemplari è sufficiente effettuare l’ultima concimazione entro la metà del mese, subito dopo l’accensione del riscaldamento.

Il flusso d’aria generato dal termosifone acceso incrementa il pulviscolo che si ferma sul fogliame. Bisogna perciò riprendere a pulire con una spugnetta umida il fogliame grande e lucido e a spolverare con un pennello le piante grasse o a foglia pelosa.



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